Diversi sono gli atti che si stipulano davanti al Notaio per soddisfare interessi familiari.
Molto importante, per i coniugi, è scegliere il regime patrimoniale della famiglia.
L’opzione per il
regime di separazione dei beni è indispensabile se ciascun coniuge vuole conservare la titolarità
esclusiva dei beni da lui acquistati separatamente durante il matrimonio o conferire una procura
generale all’altro. La stessa opzione è più che opportuna se uno dei coniugi o entrambi vogliono
esercitare un’attività d’impresa o partecipare a una società di persone senza altri soci.
Un altro momento fondamentale nella vita di una famiglia si verifica quando i genitori decidono di
disporre dei loro beni a favore dei figli per atto tra vivi. Dovendo dare forma giuridica a
quest’intenzione, finiscono per trovarsi davanti a un bivio, rappresentato dal quesito: “atto gratuito
o oneroso?”.
Se la donazione da genitori a figli presenta un significativo vantaggio fiscale, non si
può trascurare che le ricadute di una provenienza donativa sul regime circolatorio del bene sono
talmente gravi da nullificare il risparmio di imposte procurato dall’atto di donazione. Qualora,
inoltre, le parti decidessero di stipulare un contratto di donazione, in presenza di più beni e di più
figli, occorrerebbe tenere presente il rischio di una litigiosità futura fra gli stessi, perché i valori che
rilevano ai fini della lesione della legittima e del conseguente esercizio dell’azione di riduzione non
sono quelli che i beni hanno al momento della stipula, ma quelli esistenti all’apertura della
successione. Nello stesso giorno, un genitore potrebbe donare ai figli due beni di uguale valore, ma
nulla esclude che, al momento dell’apertura della successione, uno dei due si sia rivalutato mentre
l’altro abbia perso pregio. Il Notaio Eugenia Timpano assiste le parti nella scelta della soluzione più
adatta alle esigenze del caso concreto e nel reperimento degli strumenti idonei al raggiungimento
dei propri interessi.
Particolarmente delicata è anche la fase in cui gli eredi decidono di dividersi i beni facenti parte di
una comunione ereditaria.
I problemi che si pongono sono vari. La divisione è con conguagli o
senza?
Soltanto un erede vuole l’assegnazione della sua parte mentre gli altri preferiscono restare in
comunione?
Si opta per un’assegnazione congiunta?
Oltre alla successione mortis causa, ci sono
stati uno o più passaggi per atto tra vivi?
Affidatevi al vostro Notaio di fiducia per essere guidati in
questa operazione.